Il progetto #PattiChiari si pone come obiettivo, la strutturazione di nuovi percorsi di inserimento lavorativo, che vedano una forte componente di collaborazione e compenetrazione tra Enti Terzo Settore, Aziende Private e Servizi, per un accompagnamento al lavoro che raggiunga la massima autonomia possibile per il soggetto, da un lato, e la massima soddisfazione nell’ apporto lavorativo ricevuto, dall’altro.
Ruolo fondamentale per la buona riuscita del progetto è quello del facilitatore dell’inclusione lavorativa, un ruolo non semplice, che richiede molte competenze, un grande senso di responsabilità, molta passione e molta cura.
La figura individuata per svolgere tale intervento ha competenza sia teorica che pratica rispetto all’Autismo, nella valutazione delle competenze di persone con ASD, nell’utilizzo di strategie educative specifiche, conosce e sa “leggere” le aziende del territorio, è in grado di relazionarsi sia con gli imprenditori che con i dipendenti dell’attività produttiva, conosce le fasi di lavoro riuscendo ad avere un’immediata lettura del contesto aziendale per agevolare al meglio l’inclusione e l’inserimento dell’utente.
Obiettivi specifici:
Aumentata inclusione del soggetto in carico ai servizi sociali in ambito lavorativo;
Creazione di piani di sviluppo e formazione che diano maggiore prospettiva alle aziende;
Realizzazione di un progetto di vita, quanto più possibile autonoma, unitario, che tenga conto del percorso personale della persona;
Accrescimento del benessere della persona;
Promozione e valorizzazione della responsabilità sociale delle imprese che garantiscono buoni risultati quantitativi e qualitativi sul piano occupazionale e producano i necessari cambiamenti culturali sulla tematica della disabilità in contesti organizzativi e produttivi;
Strutturazione di una modulistica condivisa del soggetto all’interno del percorso di inclusione, con l’obiettivo di creare uno storico documentale del percorso dell’utente condivisibile con i servizi di presa in carico.
Ruolo fondamentale per la buona riuscita del progetto è quello del facilitatore dell’inclusione lavorativa, un ruolo non semplice, che richiede molte competenze, un grande senso di responsabilità, molta passione e molta cura.